Descrizione
Nomaglio, alto quasi 600 metri sul livello del mare e con poco meno di 300 abitanti, presenta i connotati tipici di un paese di montagna: percorrendo la Via Maestra, che attraversa tutto il centro, si osservano molti vecchi e nuovi edifici in pietra caratterizzati da loggiati con i bassi archi canavesani, a metà della via si incontra il “Burnel”, un antico masso coppellato successivamente trasformato in fontana; il Burnel accompagna da secoli la vita degli abitanti del luogo, sulla sua superficie si possono osservare le coppelle incise in età preistorica e i solchi, molto più recenti, lasciati da lame e coltelli che qui venivano molati, sfruttando la pietra e l’acqua corrente. Poco oltre, a sinistra si incontra un tratto della Via Francigena che collega, con un percorso molto panoramico, Nomaglio a Settimo Vittone: percorrendolo in discesa si raggiunge rapidamente l’antico mulino, attivo dal Settecento e rimasto in uso fino agli inizi del XX secolo; accanto al mulino, che costituisce il fulcro dell'Ecomuseo della Castagna, sono visibili diversi corsi d’acqua e vasche per raccoglierla ed utilizzarla nella produzione di energia.
Al termine della Via maestra si incontra il Salone dell’Ecomuseo, dal quale si può proseguire a piedi lungo il Sentiero del Castagno, percorso attrezzato che consente di vedere boschi incantevoli, massi con incisioni e edifici rurali usati nella coltura del castagno; risalendo invece la strada che si apre a destra della chiesa parrocchiale si raggiunge l’essiccatoio, nel quale le castagne vengono affumicate e tenute a seccare: entrando è possibile percepire l’aroma del fumo e delle essenze arboree.
Al termine della Via maestra si incontra il Salone dell’Ecomuseo, dal quale si può proseguire a piedi lungo il Sentiero del Castagno, percorso attrezzato che consente di vedere boschi incantevoli, massi con incisioni e edifici rurali usati nella coltura del castagno; risalendo invece la strada che si apre a destra della chiesa parrocchiale si raggiunge l’essiccatoio, nel quale le castagne vengono affumicate e tenute a seccare: entrando è possibile percepire l’aroma del fumo e delle essenze arboree.